L’etimologia della parola coraggio rimanda sia al provenzale coratge sia al latino volgare corat cum, aggettivo di coratum, forma popolare di cor (cuore). C’è anche chi riconduce l’etimologia di coraggio a cor (cuore) habere (avere) o cor agere (agire col cuore). In ogni caso, al centro resta il riferimento al cuore. Sicché avere coraggio significa letteralmente avere cuore. Il coraggio è quindi una virtù che si identifica con la purezza di cuore.
Spesso si associa il coraggio ad una virtù “cavalleresca” associandolo alla capacità delle persone forti di mettere a repentaglio la propria incolumità sprezzanti del pericolo.
Ma il coraggio è davvero l’opposto della paura? Oppure il coraggio è piuttosto la capacità di “saper gestire la paura”? Ci piace ricordare una famosa citazione di M.Luther King “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.” Ecco quindi che il coraggio non è l’assenza di paura ma piuttosto l’acquisizione di una consapevolezza che esiste qualcosa di più importante della paura. Il coraggio diventa una delle qualità più nobili dell’uomo solo quando questo supera l’istinto (che fa mettere a repentaglio la propria vita incurante del pericolo) e si colloca nel “cuore” (come vuole il suo significato originario) quindi non cede alla paura ma la affronta perché è il cuore che lo comanda.
Il tema del coraggio diventa assolutamente attuale, la riflessione con cui vogliamo lasciarvi è che Il coraggio non sopporta l’improvvisazione, il coraggioso vero sa attendere pazientemente prima di intervenire, soprattutto in situazioni di fragilità personali o sociali. Non deve ricercare il gesto eroico, ma deve agire secondo coscienza, seguendo il cuore. In questo periodo così particolare e difficile il coraggio si manifesta anche nelle cose più semplici ma vitali, come ad esempio rispettare le regole e resistere alle tentazioni.
“Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi anche nei momenti peggiori” (Luis Sepulveda)
Giorgia Bedin