Buddha sosteneva che le parole “hanno il potere di distruggere e di creare”
Il potere delle parole è infinito e stravolgente, illimitato e straordinario. Una parola può cambiare un evento, una situazione, un sentimento, ma anche la nostra vita ed il nostro essere.
Le parole possono essere lo strumento attraverso cui diamo voce ai nostri pensieri, emozioni e giudizi, possono guidare le nostre azioni, i nostri comportamenti e cambiarci la vita. Da quando noi esseri umani abbiamo iniziato a parlare, abbiamo sviluppato una doppia modalità di comunicazione: non comunichiamo solo con gli altri, ma possiamo comunicare anche a noi stessi attraverso riflessioni, immagini e pensieri.
Quando diciamo parole come “ho un problema” inneschiamo in noi l’emozione conseguente. Se, invece, diciamo “c’è una nuova sfida” le emozioni e motivazioni sono diverse.
Attraverso le parole l’uomo infatti non solo descrive la realtà che lo circonda, ma crea la sua realtà e con essa il suo futuro perché le parole che noi scegliamo sono lo specchio della nostra interpretazione del mondo.
Ecco quindi che la parola fallimento dovrà essere sostituita dalla parola errore perché il fallimento ha dentro di sé un aspetto pesante, definitivo, irrimediabile mentre l’errore ci dà un margine di recupero, di ripresa, di miglioramento.
Allo stesso modo la parola progetto anziché sogno per incentivare la fattibilità a discapito dell’utopia oppure la parola oggi da preferire alle affermazioni mai e sempre che delineano un pensiero chiuso, definitivo, statico che si contrappone invece ad un messaggio creativo, dinamico e tutto in divenire.
Non solo parole ma anche avverbi, modi dire… quanta differenza c’è fra la frase “questo non lo so proprio fare” rispetto alla modalità “questo non lo so ancora fare” in una si percepisce una chiusura definitiva nell’altra una prospettiva di apertura verso il futuro.
E’ proprio attraverso un uso consapevole delle parole che utilizziamo ogni giorno che possiamo ottenere effetti straordinari. Se le parole che scegliamo per descrivere la realtà che ci circonda indicano quali occhiali abbiamo indossato per interpretarla e se le nostre azioni derivano da questa interpretazione, allora è facile intuire come proprio le parole quotidiane siano quelle che possono rivoluzionare il nostro presente e cambiare la nostra vita.
Senza rendercene conto, molte volte parliamo a noi stessi come se fossimo il nostro peggior nemico. Curare la qualità delle domande, porsi certi quesiti ponendo attenzione alle parole, può far cambiare il nostro punto di vista e il nostro modo di agire.
Questo aspetto, tanto importante quando si interagisce con altri, diventa fondamentale quando ci rapportiamo con noi stessi. Utilizzare un linguaggio pulito e costruttivo, liberarsi delle frasi e delle parole che inconsapevolmente fanno del male, permetterà di trasformarsi in una migliore versione di sé stesso.
Non dobbiamo mai dimenticarci che le parole sono energia e gli aggettivi che ci rivolgiamo possono davvero tenerci legati ad una determinata condizione o impedirci di modificare atteggiamenti o comportamenti che continuiamo così a reiterare.
La lingua è una questione di pazienza, le parole di serenità, il nostro lessico di maturità, dovremmo sempre essere pronti a rivedere quello che ci è stato insegnato e a modificarlo in base alla nostra prospettiva di crescita e valorizzazione personale.
di Giorgia Bedin